RISTRUTTURAZIONE DI VILLA MARGHERITA PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO PALAGI
INFO
Sede: Firenze
Committente: Azienda U.S.L. 10 di Firenze
Periodo lavori: 2013 – in corso
Importo complessivo lavori: 3,8 milioni di euro
L’Azienda Sanitaria di Firenze ha promosso l’elaborazione di questo progetto per la realizzazione di un nuovo poliambulatorio di odontostomatologia allo scopo di rendere completa e adeguata l’offerta alla domanda sanitaria emergente dalla popolazione, mediante la predisposizione di un complesso di spazi, attrezzature e condizioni di accessibilità, che consentano di svolgere un servizio di livello elevato sul piano della qualità professionale e, soprattutto, a valenza metropolitana e provinciale. Tale presidio risulta infatti facilmente accessibile, barincentrico rispetto ai flussi di utenza, costituisce un complesso monumentale di grande pregio architettonico e paesaggistico (soprattutto nella villa S. Margherita che vede finalmente una possibilità per essere restaurata e messa a norma) che può implementare la funzione attrattiva che il servizio intende esercitare sui pazienti del territorio provinciale. La struttura offre una configurazione tipologica che ben si presta a una riutilizzazione ambulatoriale, anche in ragione della sua precedente destinazione d’uso a carattere sanitario. Il fabbisogno teorico indicato dalla Azienda Sanitaria per la realizzazione del Poliambulatorio Odontostomatologico ammonta a circa 40 ambulatori. Il complesso funzionale previsto comprende anche spazi per l’accettazione, l’amministrazione e le attività direzionali connesse ai servizi programmati, spazi per l’accessibilità e parcheggi in genere, locali tecnologici.
In generale si è adottata, per quanto possibile, una strategia di restauro, prefigurando una demolizione di superfetazioni e aggiunte che sembrano alterare il carattere più significativo della villa stessa, attribuito verosimilmente all’unità tipologico-spaziale e architettonica raggiunta nel ‘700. L’intervento è connotato da caratteristiche di forte miglioramento sismico, attraverso azioni quali la realizzazione dell’impalcato della copertura mediante doppio tavolato ligneo incrociato, con sistema di ancoraggio al cordolo perimetrale metallico realizzato mediante squadretta in acciaio saldata al cordolo stesso. Tale intervento, oltre ad essere compatibile con le indicazioni normative e con la definizione di “Intervento locale”, risulta fortemente migliorativo in termini di reversibilità. La copertura cosi realizzata risulterà leggera apportando pertanto una diminuzione delle masse sismiche in copertura. Ogni attività in cantiere è preceduta da processi di rilievo che consentono di sviluppare la conoscenza dell’edificio con la restituzione grafica di planimetrie, prospetti e sezioni fino alla scala di dettaglio. Il rilievo a laser scanner permette infatti di elaborare i dati raccolti macroscopicamente al fine di ottenere le prime indicazioni circa la specificità dei materiali, la presenza di fenomeni di degrado e le cause che li hanno indotti, la presenza d’interventi incongrui che hanno a loro volta causato o accelerato il degrado stesso. I dati raccolti vengono relazionati a quelli derivanti dall’indagine storico-critica riportandoli su supporto informatico; il database costituisce la base per il Piano di manutenzione dell’opera architettonica su cui si interviene. E’ infatti grazie alle prime operazioni di rilievo che è possibile realizzare il modello tridimensionale dell’edificio, da mappare successivamente con i fotopiani specifici per la restituzione grafica. Si tratta di un modello completamente navigabile e affidabile poiché costruito a partire dai dati acquisiti direttamente sul luogo. Tra le indagini conoscitive effettuate le immagini termografiche ottenute dai rilevamenti effettuati sulle pareti hanno permesso di evidenziare lo stato di conservazione degli intonaci, identificare e definire le zone interessate da tamponature e/o rifacimenti strutturali.