RESTAURO DELLE FACCIATE E DEI CORTILI INTERNI DELLA REGGIA DI CASERTA
INFO
Sede: Caserta
Committente: Direzione Regionale Campania Ministero Beni ed Attività Culturali
Periodo lavori: 2015 – 2016
Importo complessivo lavori: 6,4 milioni di euro
Maestosa ed elegante, riconosciuta nel 1997 Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, la Reggia di Caserta unisce ai prodigi scenografici di una tipica Reggia settecentesca un impianto severo caratterizzato da una pianta rettangolare (m 247 x 190) con l’area interna divisa in quattro cortili per mezzo di due corpi di fabbrica intersecantisi ad angolo retto. Le facciate, realizzate in pietra di Bellona, marmo di Carrara e laterizi, si sviluppano su di uno schema composto da un basamento bugnato e da un maestoso ordine composito cui fa da chiusura, in alto, un attico scandito da piccole finestre e ombreggiato da un cornicione sormontato da una balaustrata. Le facciate coprono una superficie complessiva di circa 74.000 mq di cui 34.000 mq riguardano le superfici esterne e 40.000 mq quelle interne dei quattro cortili.
Intervenendo su di un edificio di elevatissima importanza storico artistica, per ogni intervento di restauro, l’approccio conoscitivo, l’importanza del rilievo e della documentazione dello stato di fatto, acquistano un valore culturale oltre che scientifico. Sulla base di un rilievo dettagliato delle superfici del monumento, finalizzato ad un’accurata analisi preliminare, si possono ridurre i margini di incertezza storica, tecnica e diagnostica al fine di rispondere al criterio del “minimo intervento” e della “compatibilità” fra materiali antichi e nuovi materiali di restauro, nonché contribuire alla salvaguardia delle “patine” prodotte dal tempo sulle superfici che costituiscono un attestato di autenticità e di storicità, oltre che un potenziale arricchimento estetico, meritevole di ogni cura.
Si è ritenuto quindi fondamentale, prima di intraprendere qualsiasi intervento di restauro, predisporre quelle indagini che consentano di conoscere nel dettaglio i materiali che costituiscono le facciate oggetto d’intervento e le cause del loro degrado. Le indagini permettono di individuare la granulometria, la morfologia, la tessitura, la componente cristallina dei materiali; la natura dei leganti delle malte, la natura degli stucchi, tonachini, la tipologia dei pigmenti, la presenza di cavità, di fessurazioni, di materiali differenti, la presenza di sali e di agenti biodeteriogeni. E’ stata prevista una campagna di rilievi ad alta definizione delle zone sottoposte ad intervento; fattori cardini sono: l’acquisizione e la restituzione dei dati direttamente in ambiente tridimensionale e l’impiego in parallelo di diverse tecniche di rilievo: topografiche (GPS, Stazioni Totali Motorizzate) fotogrammetriche, fino al Laser Scanner, in questo modo ogni singolo punto acquisito viene vincolato e ricondotto ad un sistema di coordinate assolute globali e tenere sotto controllo rispettivamente le variazioni di umidità e temperatura delle facciate. Sulla base degli esiti delle indagini e dei sopralluoghi condotti sono state individuate differenti tipologie di intervento finalizzate alle operazioni di restauro conservativo.