CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE E MIGLIORAMENTO SISMICO DEL PALAZZO DELLA RAGIONE
INFO
Sede: Mantova
Committente: Comune di Mantova
Periodo lavori: 2013
Importo complessivo lavori: 0,9 milioni di euro
La messa in sicurezza di Palazzo della Ragione si inserisce in un più ampio progetto di recupero di edifici storici del centro cittadino di Mantova danneggiati o gravemente compromessi dagli eventi sismici che hanno coinvolto le regioni del centro Italia nel 2012. Contemporaneamente alle lavorazioni eseguite sulla Torre dell’Orologio, sulla Torre delle Ore e nel Palazzo del Podestà, CMSA soc. ha intrapreso un complesso intervento di recupero del Palazzo della Ragione. Si è così costituito uno dei più ampi cantieri presenti in Italia, dove erano coinvolti più edifici storici di grande rilevanza nel patrimonio artistico-architettonico della città, che rientra nei beni tutelati dall’UNESCO.
Il sisma aveva creato nel salone al primo piano, di dimensioni interne di 56.40 m x 17.20 m, una situazione di elevato pericolo di ribaltamento della parte sommitale della facciata sud-occidentale del Palazzo con il parziale disfacimento della parte superiore del timpano e la perdita dell’appoggio di alcuni travetti della copertura. Anche l’opposta testata nord-orientale era stata oggetto di spostamenti permanenti non trascurabili, ma essendo maggiormente vincolata dalla presenza di murature trasversali che la collegano all’adiacente Palazzo del Podestà è risultata in una condizione meno urgente. A causa di questi spostamenti si era verificato lo sfilamento quasi completo di alcuni travetti della copertura e la frantumazione della muratura nella sua parte sommitale in corrispondenza del colmo.
L’intervento strutturale ha consentito di ricollegare la sommità delle pareti del salone alla copertura a capriate lignee creando un sistema unico collaborante sia al livello superiore delle gronde e della sommità dei timpani, sia ad uno più basso corrispondente, per le facciate longitudinali alla quota di appoggio delle capriate, e per le testate alla quota della risega dei muri. Le lavorazioni hanno previsto l’accantieramento mediante la predisposizione di ponteggi esterni ed interni (platea) all’edificio, compresa la realizzazione della copertura provvisionale e dell’area di cantiere in struttura metallica sospesa; la successiva rimozione del manto di copertura con recupero dell’assito, previa catalogazione ed accatastamento; la posa dei “blocchi” di connessione in legno lamellare per il collegamento dei puntoni delle capriate con la struttura metallica di falda. Si è quindi realizzata la struttura metallica di irrigidimento delle falde della copertura per un efficace trasferimento delle azioni orizzontali tra le pareti verticali, con la chiusura della scatola muraria e la stabilizzazione trasversale delle capriate, costituita da profili ad H e diagonali in tondo metallico e posizionata nello spessore del materiale di coibentazione successivamente montato.
E’ stato poi realizzato l’aggancio conseguente alla sommità delle murature in gronda e dei timpani abbinato ad iniezioni di consolidamento dell’apparato murario con la contestuale posa di capichiave a livello di sommità dei timpani. Il rifacimento del manto di copertura è stato eseguito con la posa di fibrocemento ondulato colorato e dei soli coppi-coperta con ganci di trattenuta in rame per la riduzione dei pesi strutturali e di una nuova coibentazione nello spessore di 10 cm occupato parzialmente dalla struttura metallica; si è proceduto con il rifacimento dei canali di gronda e la revisione del sistema di drenaggio delle acque. All’interno si è realizzata una seconda struttura reticolare metallica nel piano delle catene delle capriate per l’aggancio delle facciate di testata delle pareti longitudinali in collaborazione con la struttura reticolare di copertura. Il rinforzo delle capriate per i carichi verticali si è ottenuto con l’aggiunta di una catena metallica integrata con la struttura reticolare ed il contestuale rinforzo del vincolo di estremità del puntone delle capriate l’aggancio della muratura delle testate a livello della risega e la contestuale posa di barre inghisate e capichiave esterni. Le opere si sono concluse con la ripresa del manto di copertura del tetto basso verso piazza Erbe ed il rifacimento della impermeabilizzazione del porticato. Per quanto riguarda la muratura, dopo una pulizia a secco e l’eliminazione degli elementi vegetali infestanti, è stata eseguita la ripresa delle fessurazioni maggiori con iniezioni, e delle piccole lesioni con stuccatura; sono state stuccate le connessure nella parte alta delle murature e dei e merli. È stato realizzato anche il recupero strutturale e conservativo delle colonnine lesionate delle trifore e bifore con la pulizia, l’integrazione delle parti perse, la stuccatura, la protezione e la sostituzione dei perni metallici arrugginiti.