COSTRUZIONE NUOVO COMPLESSO UNIVERSITARIO IN LOCALITÀ MONSERRATO
INFO
Sede: Cagliari
Committente: Università degli Studi di Cagliari
Periodo lavori: 2013 – 2015
Importo complessivo lavori: 20 milioni di euro
Il progetto ha previsto la realizzazione di un nuovo polo universitario destinato ad ospitare laboratori di ricerca e spazi didattici a servizio dell’Università di Cagliari. L’edificio ospita:
- Il CeSAR (Centro Servizi di Ateneo per la Ricerca);
- Il Dipartimento Farmaco chimico tecnologico;
- Il Dipartimento di Scienze della Terra;
- Il Dipartimento di Tossicologia;
- Il Dipartimento di Matematica;
- Gli stabulari per gli animali da esperimento;
- Aule e aule specialistiche per la didattica; laboratori didattici.
L’edificio si sviluppa su tre livelli (un piano seminterrato e due piani fuori terra), organizzato intorno a cinque corti interne, al fine di consentire al maggior numero possibile di ambienti di disporre di ventilazione e illuminazione naturale, ed è articolato su sei corpi di fabbrica trasversali e due longitudinali. Il volume esternamente risulta compatto e materico, caratteristiche accentuate dal rivestimento modulare delle facciate in tavelle di cotto. La parete ventilata presenta dimensioni, passo ed articolazione degli elementi modulari di rivestimento, differenziati a seconda delle parti di facciata, in modo da assecondare il gioco volumetrico degli scarti e degli aggetti. La facciata ventilata, con la sua modularità è in grado di definire un’immagine del nuovo complesso edilizio coerente con gli altri edifici attualmente presenti nell’area. Questa scelta consente di risolvere in maniera integrata anche la problematica legata alle pareti esterne interessate dall’irradiazione solare attraverso l’introduzione di schermature, che accentuano la caratterizzazione orizzontale dei lunghi prospetti dell’edificio. Gli spazi esterni sono caratterizzati dai grandi piani inclinati delle rampe e si configurano come spazi pubblici strutturati che definiscono ed arricchiscono le relazioni spaziali, distributive e d’uso tra il nuovo edificio e l’insediamento universitario esistente. Gli spazi esterni sono stati collegati con l’edificio attraverso il sistema di corti interne, in prossimità delle quali sono posizionati gli accessi principali, caratterizzati da piani inclinati verso il livello seminterrato e da percorsi in rilevato verso il livello rialzato. Questi grandi piani dotati di caratteristiche antisdrucciolo, consentono l’integrale accessibilità da parte dei diversamente abili, consentono inoltre un facile carico e scarico al seminterrato, ma soprattutto si configurano come spazi pubblici utilizzabili come spazi di sosta e incontro, spazi per lezioni e conferenze all’aperto o per manifestazioni pubbliche legate al mondo universitario. Le corti, oltre a essere luogo di relazioni spaziali e sociali, hanno un’importante funzione bioclimatica all’interno dell’edificio e contribuiscono al regolamento del microclima dell’intero complesso, la presenza delle alberature agevola la ventilazione e il raffrescamento per evapotraspirazione delle pareti dell’edificio in estate.
La struttura della nuova sede universitaria di Monserrato (CA) presenta caratteristiche di forte innovazione tecnologica in considerazione del fatto che l’allestimento delle pareti esterne e di alcune partizioni interne dei fabbricati è stata realizzata con pannelli in legno antisismici del tipo X-LAM. I pannelli lignei antisismici sono stati prodotti in stabilimento con la predisposizione delle forometrie necessarie per i vani di apertura e sono stati predisposti con gli elementi di giunzione necessari al fissaggio alla struttura in CA oltre che opportunamente battentati per il corretto collegamento con i pannelli circostanti. I pannelli impiegati sono stati predisposti con finitura a cappotto e strati di isolamento tali da assicurare i livelli di isolamento termo-acustico desiderati.
X-LAM è un sistema costruttivo composto da pannelli di legno massiccio a strati incrociati ideato e sviluppato per la prima volta in Germania nella prima metà degli anni 90. Negli ultimi 15 anni questo sistema ha avuto un rapido e crescente sviluppo in tutta Europa fino a diventare, in Italia, il sistema attuale più utilizzato nella realizzazione di edifici in legno. La tipologia X-LAM è quindi caratterizzata da strati di tavole in legno incrociate ed incollate, di spessore variabile da 5 a 30 cm., che assumono una capacità strutturale paragonabile ad una lastra. Le lamelle in abete dei pannelli, con certificato PEFC, che fungono da materia prima per la realizzazione dei componenti dei pannelli, hanno origine da foreste coltivate in modo sostenibile, questo permette di ottenere un circuito chiuso ecologico impiegando una quantità minima di energia.
Le pareti in legno sono collegate alle fondazioni mediante un sistema di connessione costituito da piastre metalliche collegate alle pareti con un numero opportuno di chiodi (sistema hold-down), con questo sistema la trazione viene assorbita da piano a piano fino alla fondazione; le piastre sono connesse alla fondazione attraverso tirafondi inseriti in fori sigillati con malta, posizionati in corrispondenza dei limiti estremi delle pareti o in prossimità di aperture che assorbono la trazione agli estremi del pannello. La fase di cantierizzazione degli edifici realizzati in legno X LAM consiste nel montaggio a secco di elementi strutturali che arrivano in cantiere già pronti, con riflessi positivi in termini di sicurezza e rapidità esecutiva.