REALIZZAZIONE NUOVO CENTRO CIVICO E STAZIONE TRAMVIA VELOCE DI SCANDICCI
INFO
Sede: Scandicci (FI)
Committente: Scandicci Centro Srl
Periodo lavori: 2008 – 2013
Importo complessivo lavori: 34,8 milioni di euro
IL PROGETTO
Nel 2003 il Comune di Scandicci ha conferito l’incarico allo studio Rogers Stirk Harbour and Partners (RSHP) per la redazione del Master Plan Urbanistico atto a definire il futuro sviluppo della città. Il Piano Regolatore Generale che ne è derivato individua una strategia di sviluppo che colloca lungo la linea della tramvia le funzioni di pregio e blocca definitivamente l’espansione della città verso il territorio extraurbano. In particolare il Piano definisce un nuovo centro urbano, costituito da edifici ad elevata varietà funzionale, ma fortemente integrato e baricentrico rispetto al tessuto esistente, permettendo inoltre alla città di Scandicci di recuperare la propria identità. Per attuare la parte centrale del Piano, l’Amministrazione Comunale ha adottato la proposta di project-financing denominata “Nuovo Centro Civico” presentata da un raggruppamento di investitori privati con progetto dello studio RSHP.
Il progetto per il “Nuovo Centro Civico” prevede tre edifici, quello a destinazione culturale è in continuità con la piazza, mentre gli altri due, il Residenziale ed il Direzionale benchè attigui alla piazza, sono separati dalla linea della tramvia. Per mitigare il taglio lineare rappresentato dai binari, la stazione è stata progettata per restituire unità e continuità all’intervento, diventando il luogo per l’interazione sociale, la pergola pubblica. L’edificio culturale è una struttura estremamente flessibile, uno spazio multifunzionale sollevato al di sopra della piazza con affaccio verso le colline. Lo spazio, che ospiterà le attività culturali al piano primo, fluttua al di sopra del grande foyer e degli spazi commerciali ed è servito da 2 blocchi laterali che contengono impianti, servizi e collegamenti verticali. La flessibilità ha caratterizzato anche la progettazione dell’edificio Direzionale. Un edificio di sette piani a pianta aperta, che ospita uffici e negozi, un segno importante per chi entra in città provenendo da Firenze. Ascensori e scale sono stati posizionati all’esterno in una torre che definisce come una grande scultura l’edificio. L’edificio residenziale che ospita circa 100 alloggi oltre a negozi al piano terra si sviluppa parallelamente alla stazione del tram e si articola in 4 blocchi collegati da 3 vani scale trasparenti animati dagli ascensori panoramici e dalle scale.
LAVORAZIONI
La lavorazione più significativa ed anche la più complessa dal punto di vista realizzativo, comune ai tre edifici del Nuovo Centro Civico, riguarda il sistema degli involucri. Ci sono tre tipi diversi di soluzioni: pareti ventilate in cotto, rivestimento in fiber C, infissi e vetrate continue; e ciascuna soluzione si caratterizza per l’attenzione alle proporzioni ed alla linearità delle finiture. Solo per fare qualche esempio ricordiamo le persiane ad anta impacchettabile, i grigliati di alluminio e le fughe architettoniche, che caratterizzano ciascun edificio e quelle vicino con continuità. Il primo tema affrontato in fase di esecuzione dei lavori è stato l’ingegnerizzazione del processo, definendo le caratteristiche dei singoli elementi costruttivi, in modo da ottenere una volta assemblati un unico sistema omogeneo; per lo scopo ci si è avvalsi della collaborazione di uno studio specialistico del settore affinchè elaborasse un progetto costruttivo adeguato alle prestazioni richieste. In fase realizzativa ogni elemento costruttivo è stato sottoposto ad una valutazione, da parte della Direzione Lavori e Direzione Artistica, riguardante le caratteristiche estetiche e prestazionali, avvalendosi anche di visual mock-up e performance mock-up. Altro elemento caratterizzante dell’intervento è costituito dagli elementi in carpenteria metallica intesi come insiemi di vari elementi costruttivi quali, elementi strutturali, corrimano e grigliati, connessioni e piastre architettoniche e coprispinotti in acciaio inox. In tal caso, le indifferibili esigenze strutturali si sono dovute tramutare in elementi che rispondessero a precisi standard architettonici, questo sia in fase progettuale che realizzativa. Dal punto di vista realizzativo, il montaggio delle carpenterie metalliche della stazione della tramvia è di notevole interesse poiché ha richiesto precisione millimetrica per il posizionamento delle sei travi in acciaio di circa 22,5 metri di lunghezza e del peso di 8 tonnellate ciascuna.
Notevole attenzione è stata posta allo studio delle interferenze con l’alimentazione della linea della tramviaria, da collocare sulla nuova struttura, senza subire alcuna interruzione. Infine la programmazione delle forniture e delle lavorazioni per turni ed in notturna, per rendere possibile l’esecuzione dell’opera in un solo mese (periodo estivo di minore traffico tramviario). Anche la realizzazione delle carpenterie metalliche di copertura dell’edificio Culturale ha richiesto grande precisione per il corretto posizionamento delle sette travi in acciaio di circa 36 metri di lunghezza, di cui 12 in aggetto. Le operazioni hanno comportato l’impiego di mezzi di sollevamento appositamente coordinati per non interferire tra loro e rendere possibili le lavorazioni in completa sicurezza.
Caratterizzante è la soluzione in calcestruzzo faccia-vista per i vani ascensori panoramici dei vari edifici oltre che a quello della torre dell’Edificio Direzionale. La specificità di tale lavorazione che si prefigge come scopo quello di ottenere una omogeneità di risultato adottando materiali e tecnologie eseguite in opera, ha richiesto una ingegnerizzazione del progetto e del processo produttivo e contestualmente il coinvolgimento di veri a propri “artigiani” del calcestruzzo per l’esecuzione dell’opera. L’obiettivo finale è stato il controllo di qualità e delle caratteristiche tecniche ed estetiche delle opere, ottenuto mediante l’adozione i speciali mix design per il calcestruzzo abbinati alla tipologia delle casseformi adottate, i tempi e le modalità di getto, lo studio dei particolari architettonici quali giunti, fughe, spigoli e tiranti delle casseforme. Questi ultimi sono stati realizzati in modo tale che i fori, collocati in bassorilievo rispetto al getto di calcestruzzo, hanno assunto una posizione tale da garantire la tenuta alle spinte del calcestruzzo in fase “fluida” e nel contempo assicurare il risultato estetico richiesto.
IL CANTIERE
L’area di intervento si trova nel territorio comunale di Scandicci ed è distinta in tre lotti suddivisi, di fatto, dalla viabilità veicolare e dalla linea della tramvia in pieno centro cittadino, di fronte alla sede comunale. Ciò ha comportato un approfondito studio preliminare che tenesse conto sia della rilevante estensione che della frammentarietà ed articolazione del cantiere. Le fasi iniziali del cantiere hanno comportato lo spostamento di numerose e complesse reti di servizi pubblici (fognatura, acquedotto, etc..) presenti nei lotti funzionali, il reperimento e la rimozione di reperti archeologici e l’acquisizione delle aree di cantiere per fasi temporali distinte, per non interferire con la mobilità cittadina. Per risolvere le problematiche derivanti dalla impossibilità di modificare la viabilità esterna e il tracciato della linea della tramvia, sono state realizzate importanti opere di contenimento degli scavi (pali e palancole) anche al fine di limitare gli spazi “sottratti” all’uso pubblico. Inoltre, vista la presenza di una falda superficiale e di pozzi di emungimento di acqua ad uso potabile attigui al cantiere, sono stati utilizzati mezzi e presidi atti a ridurre al minimo il rischio di contaminazione, oltre ad un sistema di monitoraggio in continuo delle caratteristiche chimico fisiche della falda stessa per segnalare in tempo reale un eventuale inquinamento. La logistica ed organizzazione di cantiere prevede lo stoccaggio del materiale nell’area nord-ovest dello stesso, con trasferimento ai tre lotti funzionali tramite appositi mezzi e personale dedicato, la movimentazione e tiro al piano tramite le tre gru di cantiere e un sistema di ponti di carico interconnessi ed integrati ai ponteggi di tipo tradizionale. Per la realizzazione della torre in c.a. “faccia a vista” dell’edificio Direzionale, vista la vicinanza della linea della tramvia, l’indisponibilità degli spazi “a terra” e l’elevato grado di finitura da raggiungere, è stato utilizzato un sistema di ponteggi e piani di carico integrato e rampante. Degno di nota è il sistema di quattro ascensori e montacarichi di trasporto in cantiere studiato per “distribuire” con rapidità e versatilità i materiali e mezzi ai piani, oltre a ridurre al minimo indispensabile gli spazi occupati “a terra” ed aumentare la sicurezza e la facilità dell’accesso alle zone di lavoro del personale. Il perimetro del cantiere è stato delimitato da una recinzione realizzata con una barriera di elementi in cls armato prefabbricato, atto a contenere il rischio di interferenza tra i mezzi di cantiere e la viabilità esterna, su cui sono state montate delle strutture metalliche a sostegno di pannelli di legno. Su tale recinzione sono stati installati pannelli fonoisolanti (per abbattere il rumore prodotto in cantiere), allestito l’impianto di illuminazione “interno” al cantiere e tratti dell’illuminazione pubblica, infine montato l’impianto di allarme e video sorveglianza. La continua e diffusa illuminazione del cantiere, unitamente all’organizzazione dei mezzi e del personale ed alla gestione dei rapporti con gli enti ed istituzioni locali e le società terze (gestore tramvia) ha permesso, in determinate condizioni, di eseguire lavorazioni in “notturna” e consentire, ad esempio, il servizio tramviario in continuo, senza arrecare danno alla cittadinanza.